“Il calo del numero delle lavoratrici e la crescita degli inattivi dimostrano che il nostro sistema economico non è strutturato a misura anche femminile. Di conseguenza per le donne il lavoro resta una conquista quotidiana, non un diritto garantito”.
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, commentando i dati Istat sul mercato del lavoro, che segnalano ad aprile 2025 una perdita di 34mila occupate rispetto al mese precedente e un aumento della quota di persone inattive, soprattutto tra le donne.
“E’ una tendenza che preoccupa, anche in presenza di un quadro occupazionale apparentemente stabile, perché evidenzia una debolezza strutturale dell’occupazione femminile – dice Giachetti -. Ci sono ancora molte donne che lasciano il lavoro dopo la maternità e molte altre rinunciano in partenza a cercarlo. Senza un sistema di infrastrutture e servizi che avvicini il lavoro alla vita delle famiglie, la scelta tra carriera e vita privata resta tutta sulle spalle femminili, senza contare che è verificato che nei Paesi dove le donne sono più occupate l’indice di natalità aumenta”.
“Occorre agire su più fronti: defiscalizzare i costi legati alla cura, rendere interamente deducibili le spese per babysitter o assistenza domestica, e promuovere modelli organizzativi più flessibili, capaci di valorizzare il tempo e la qualità del lavoro, non solo la sua quantità. Serve un cambio di paradigma – conclude la presidente di Aidda – per costruire un’economia per la vita e quindi a misura di tutte e di tutti”.

Articolo “LA SICILIA”
