“L’accordo raggiunto al G7 che esclude le aziende Usa dal pagamento della global minimum tax tradisce lo spirito dell’intesa del 2021. Una scelta obbligata, per evitare le ritorsioni promesse da Trump, che altrimenti avrebbe introdotto delle revenge tax per le nostre aziende, ma che indicano una tendenza pericolosa: si impone la logica del più forte, decade il principio del rispetto di regole introdotte dalla comunità internazionale. In questo caso la regola era stata introdotta con l’obiettivo di limitare l’elusione fiscale di quelle grandi aziende che attraverso il posizionamento della loro sede in paesi fiscalmente vantaggiosi pagavano tasse irrisorie”.
A dirlo è Antonella Giachetti, Presidente nazionale di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, commentando l’accordo raggiunto al G7 che esclude le aziende statunitensi dal pagamento della global minimum tax sui profitti delle grandi multinazionali.
“Un sistema internazionale che si regge su ricatti e deroghe – continua Giachetti – è destinato ad aumentare le diseguaglianze e a creare mancanza di prosperità. Se gli Stati più influenti rifiutano le regole che hanno contribuito a costruire, sarà sempre più difficile per le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, competere in modo leale. Oggi più che mai abbiamo bisogno di organismi sovranazionali autorevoli, capaci di garantire standard fiscali minimi, trasparenza e applicazione uniforme per tutti i soggetti economici globali”.
“Appare evidente come operare oggi per un imprenditore in un contesto internazionale del genere è sempre più complesso e con sempre minori margini di manovra – conclude Giachetti -. L’equità fiscale è il fondamento per uno sviluppo sostenibile, responsabile e condiviso. Altrimenti consegneremo il futuro economico nelle mani di poche grandi corporation capaci di spostare utili e sedi fiscali in base alle convenienze del momento, mentre le imprese italiane ed europee, radicate nei territori e spesso internazionalizzate, continueranno a vedersi sempre più condizionate da grandi company sempre più forti”.
“Fare impresa, in Italia e in Europa non è soltanto creare utili, ma svolgere l’importante funzione sociale che le nostre imprese hanno – conclude Giachetti – come prendersi cura del nostro territorio, creare posti di lavoro nel territorio stesso, riqualificare spazi ormai in disuso. Sostenere le nostre imprese significa sviluppare prosperità per le persone e per i nostri territori ”.
