04 novembre 2021

COMUNICATI STAMPA AIDDA NOVEMBRE 2021

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Comunicati Stampa AIDDA - "Una donna al Quirinale”, la campagna di Aidda per una svolta femminile nel Paese 04/11/2021 - Agricoltura, Aidda Sardegna a fianco delle allevatrici sarde: “Sul problema blue tongue passi avanti ma è un punto di partenza” 05/11/2021

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Comunicato stampa AIDDA 04/11/2021
“Una donna al Quirinale”, la campagna di Aidda per una svolta femminile nel Paese
L’iniziativa sarà lanciata ufficialmente il 4 dicembre a Napoli e scatterà anche una petizione popolare. La presidente Giachetti: “Una maggiore rappresentanza femminile in politica e nelle istituzioni fondamentale per la necessaria trasformazione del Paese”
Comunicato Stampa AIDDA - “Una donna al Quirinale”, la campagna di Aidda per una svolta femminile nel Paese - 4 novembre 2021
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Napoli, 4 novembre 2021 - “Per affrontare le sfide che il futuro ci presenta c'è bisogno di valori femminili, questo Paese ha bisogno di donne, la politica ne prenda consapevolezza, le forze economiche e sociali facciano sentire la propria voce: il tempo di una donna presidente della Repubblica italiana è maturo". A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, che il prossimo 4 dicembre a Napoli lancerà una campagna sul tema, un'iniziativa di sensibilizzazione nazionale sul persistere di scarsa presenza femminile nelle istituzioni e nella politica e sulla necessità di un segnale forte per la presenza femminile nelle istituzioni, in grado di segnare una svolta a tutti i livelli.

"La campagna si chiama "Una donna al Quirinale", l'idea è lanciare una petizione popolare, anche virtuale: serve coraggio, in un piano di trasformazione del sistema c’è bisogno delle donne e del valore della cura di cui le donne sono naturalmente portatrici eppure l'ultimo passo, il passo nei luoghi delle grandi scelte, si rivela sempre complicato: adesso è il momento di compierlo, di spingersi in avanti. E stavolta una grande mobilitazione dell'associazionismo e delle forze sociali ed economiche può contribuire" esorta Giachetti.

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Comunicato stampa AIDDA 05/11/2021
Agricoltura, Aidda Sardegna a fianco delle allevatrici sarde: “Sul problema blue tongue passi avanti ma è un punto di partenza” 
Emanuela Cafulli Marzano, vice presidente del Consorzio produttori Sardegna Biologica, sottolinea come la malattia in Sardegna stia creando “ingenti danni alla filiera. Servono vaccini”.
Comunicato Stampa AIDDA - Agricoltura, Aidda Sardegna a fianco delle allevatrici sarde_ “Sul problema blue tongue passi avanti ma è un punto di partenza” - 5 novembre 2021 

Cagliari, 5  novembre 2021 - Il problema della malattia virale della lingua blu (blue tongue) “sta portando la filiera bovina al collasso” e a parlarne è Emanuela Cafulli Marzano, vice presidente del Consorzio produttori Sardegna Biologica che spiega: “Le recenti modifiche alle procedure di movimentazione dei capi bovini hanno allentato i vincoli sanitari imposti alle aziende zootecniche: questo consente un passo in avanti, rispetto alle precedenti normative, in quanto consente il transito dei capi bovini al di fuori del territorio regionale, anche nel caso di un focolaio aperto, purché risultino negativi all'esame sierologico PCR. Ciò ovviamente non può essere considerato un punto di arrivo bensì un punto di partenza in quanto, pur consentendo di gestire la procedura in questa fase emergenziale, non consente di risolvere in modo strutturale il problema sanitario. Intanto la malattia in Sardegna sta creando ingenti danni alla filiera, le aziende rischiano il disastro”.

Aidda Sardegna, attraverso la presidente Rosi Sgaravatti, “è a fianco della nostra socia Emanuela Cafulli e alle centinaia di allevatrici sarde in questa battaglia per la lotta alla blue tongue. Aidda Sardegna si unisce alla richiesta di Cafulli Marzano appellandosi al senso di responsabilità delle istituzioni politiche sarde affinché affrontino un fenomeno che anche quest'anno ha messo sul lastrico migliaia di aziende già provate dalla piaga degli incendi e da una terribile siccità”.

Secondo Cafulli Marzano le ultime modifiche non rappresentano una soluzione definitiva perché “se da un lato permette la movimentazione dei capi negativi all'esame PCR, dall'altro impone il vincolo sanitario di divieto di movimentazione all'azienda in caso di presenza di capi positivi. Tali fattori risultano particolarmente penalizzanti per le aziende più strutturate ed organizzate che, avendo stipulato contratti al fine di poter programmare e gestire le produzioni, si trovano a non essere in grado di onorarli. La malattia, che imperversa nella Regione Sardegna dal 2001, si può risolvere con i vaccini e dunque è necessario che le istituzioni si attivino per far sì di poterli mettere a disposizione. Il bovino è un portatore sano del virus, non provoca danni neanche a chi consuma questo tipo di carne. La blue tongue è una malattia che blocca la vendita dei vitelli al di fuori della Regione Sardegna a causa dello stop della movimentazione, con la conseguenza di un grande deprezzamento dei capi venduti”.

In molti, ha spiegato Cafulli Marzano, “preferiscono non fare il test PCR, che accerta la positività al virus. Inoltre c'è da sottolineare che il PCR, che non risolve il problema, ha un costo superiore a quello che potrebbe avere un vaccino. Da parte nostra c'è la disponibilità anche a prendere in carico i costi del vaccino purché venga garantita la disponibilità degli stessi per 12 mesi l’anno”.

Tra i problemi, ha concluso Cafulli Marzano, anche il fatto “che stiamo terminando le scorte di fieno, si è verificato un aumento del costo del 50% rispetto a giugno. Prima il prezzo era di 14 euro a quintale, adesso siamo oltre i 20 euro”. Toto Monti, uno dei membri del Consorzio di produttori biologici della Sardegna, ha evidenziato che è necessario “un intervento politico per risolvere il problema sanitario per poter riuscire ad onorare i contratti di filiera al di fuori della Sardegna, per garantire il diritto a fare impresa”.

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