13 luglio 2022

COMUNICATI STAMPA AIDDA Luglio 2022

COMUNICATI STAMPA AIDDA luglio 2022.jpg
Economia, Aidda: “Per le imprese femminili trend positivo, ma hanno bisogno e chiedono aiuti precisi” 30 luglio 2022 - Governo, Aidda: “La crisi va risolta rapidamente, le persone e le imprese hanno bisogno di certezze” 18 luglio 2022 - Riforma Catasto, Aidda: “Serve una visione basata sull'equità” 12 luglio 2022

COMUNICATI STAMPA AIDDA Luglio 2022

PN AIDDA Antonella Giachetti.jpg

COMUNICATO STAMPA AIDDA

30 luglio 2022

Economia, Aidda: “Per le imprese femminili trend positivo, ma hanno bisogno e chiedono aiuti precisi”
La Presidente Giachetti e il rapporto Unioncamere: "Dalle aziende femminili può nascere una importante rete di resilienza a fronte di possibili collassi del sistema”

CS AIDDA 30 luglio 2022 - Economia, Aidda_ “Per le imprese femminili trend positivo, ma hanno bisogno e chiedono aiuti precisi”

Firenze, 30 luglio 2022. “Purtroppo le imprese femminili rimangono più piccole, più fragili e con una minore capacità di sopravvivenza, ma hanno consapevolezza di ciò di cui hanno bisogno: miglioramento della formazione digitale e green sia nelle scuole (18%) che sul luogo di lavoro (13%); un migliore accesso alle risorse finanziarie, sia bancarie che non bancarie (17%); semplificazione delle procedure amministrative (16%). Rispetto a quelle maschili, le imprese femminili sottolineano di più quanto sia fondamentale sensibilizzare sugli investimenti nel digitale e green (10% contro 8%)”.

Così Antonella Giachetti, presidente dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, commenta il rapporto di Unioncamere sulle imprese femminili in Italia.

Le imprese condotte da donne - ricorda Giachetti - adesso rappresentano il 22,2% del totale. Oggi inoltre più giovani donne abbracciano la strada dell'impresa: le attività giovanili femminili sono il 10,5% tra le aziende guidate da donne, rispetto a quelle maschili dove i giovani sono titolari del 7,6%. Interessante notare che nel 2021 le nuove imprese femminili hanno adottato modelli aziendali più strutturati utilizzando forme di società di capitali”.

E’ urgente acquisire consapevolezza della necessità di interventi efficaci in ambito dell’accesso al credito - continua la presidente di Aidda - con risorse non insufficienti come si è rivelato il Fondo Impresa Femminile, pur apprezzando lo stesso lo sforzo compiuto. La valorizzazione e la promozione dell’iniziativa imprenditoriale femminile, oltre a conseguire obiettivi di parità di genere, rappresenta oggi più che mai, in questo scenario inflazionistico e di imminente recessione, un importantissimo strumento per difendere la prosperità dei territori dove le imprese nascono, per dare benessere ed indipendenza alle donne e alle loro famiglie e tutto questo sviluppando iniziative più sostenibili da un punto di vista ambientale, sociale ed economico proprio tenuto conto della spiccata e innata sensibilità delle imprese femminili su questo argomento”.

Di fronte al rischio di una crisi economica ancora più forte, dettata dal contesto nazionale e internazionale - conclude Giachetti - le imprese femminili stanno di fatto creando una forma di rete di resilienza che può rivelarsi importante per garantire beni e soprattutto servizi essenziali in caso di collasso del sistema. Deve essere chiaro che investire sulle imprese femminili oggi è essenziale per la tenuta futura del sistema socio-economico, oltre che rappresentare una questione di necessaria attuazione di parità  di genere nel mondo del lavoro e dell'economia".

Governo, Aidda: “La crisi va risolta rapidamente, le persone e le imprese hanno bisogno di certezze” 
La Presidente Giachetti: “Il Paese è davanti a problemi e sfide difficili, inflazione e rincari energetici mettono in discussione la tenuta sociale del sistema”

Firenze, 18 luglio 2022. “La crisi va risolta rapidamente, le persone e le imprese hanno bisogno di certezze”. 

A dirlo è la Presidente di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, Antonella Giachetti, commentando la crisi di governo in corso.

"E’ importante - continua Giachetti - tenere conto dei momenti critici che il mondo, l’Europa e l’Italia stanno vivendo: siamo al collasso del sistema ambientale, abbiamo una guerra nel cuore del Vecchio Continente, l’inflazione ed i rincari energetici mettono in discussione la tenuta “sociale” del sistema, senza dimenticare che stiamo assistendo ad una nuova ondata di Covid. La crisi di governo va risolta velocemente e in maniera da non compromettere le azioni che il nostro Paese deve mettere tempestivamente in campo per fronteggiare uno scenario nazionale e internazionale complesso e pieno di variabili imprevedibili".

PN AIDDA Antonella Giachetti.jpg

 

COMUNICATO STAMPA AIDDA

12 luglio 2022

Riforma Catasto, Aidda: “Serve una visione basata sull'equità” 
“Per certe categorie, potrebbe diventare un lusso possedere la proprietà di una casa”

CS AIDDA_12 luglio 2022_Riforma Catasto, Aidda_ “Serve una visione basata sull'equità"

Firenze 12 luglio 2022 – “La recente approvazione da parte del Governo del disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale ha alimentato un acceso dibattito incentrato sugli effetti che potrebbe determinare la prospettata revisione del catasto, contrapponendo coloro che temono che celi un aumento dell’imposizione sugli immobili ed il governo che, invece, ha rassicurato sul fatto che tale rincaro non sia comunque imminente”. 
A dirlo, intervenendo nel dibattito sulla riforma del catasto, è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne dirigenti d’azienda.

Se, infatti, la delega, volta a scovare gli immobili “fantasma”, esclude che i nuovi dati possano essere utilizzati per la determinazione della base imponibile dei tributi, la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali, non v’è dubbio che l’aver fatto riferimento alla necessità di individuare (e censire) il valore patrimoniale “di mercato” del bene induca a pensare il suo possibile utilizzo nell’ambito delle attività accertative - sottolinea Giachetti -.  Nell’ambito del disegno di legge delega si indica la necessità, a decorrere dal 1° gennaio 2026, di integrare in riferimento a ciascuna unità immobiliare oltre alla rendita catastale, anche il relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata in base ai valori normali espressi dal mercato”.

In Italia - continua la presidente di Aidda - si risparmia e si investe sulla casa e questo è una caratteristica culturale e storica, inoltre, per effetto anche delle migrazioni fra Nord e Sud, molti italiani, e non necessariamente appartenenti a classi abbienti, hanno una prima ed una seconda casa (magari nel paese d’origine dove sognano di poter tornare). Ricordiamo che gli immobili sono tassati sul reddito che producono (redditi locativi o rendita catastale), sono oggetto di tassazione nel momento in cui vengono trasferiti e ogni anno sono sottoposti all’imposta Imu che ha natura di imposta patrimoniale ed è legata nella sua determinazione alle rendite catastali. Nel prosieguo le modificazioni apportate ai valori catastali ed ai loro aggiornamenti previsti con meccanismo automatico, potrebbero determinare di fatto un sempre più incisivo gravame tributario patrimoniale che, unito all'ulteriore tassazione diretta, potrebbe comportare da un lato, per chi affitta, una forte riduzione, se non azzeramento, delle rendite immobiliari e, dal lato di chi utilizza invece direttamente l’immobile, potrebbe rendere  per certe categorie di persone, un lusso avere la proprietà di una casa: di fatto l’operazione revisione del catasto a seconda di come declinata, potrebbe indurre una politica strategica che comporterebbe la possibilità di conservare la proprietà dell’immobile solo per chi gode di alti redditi personali, con l’effetto di aumentare ancora di più le diseguaglianze ed il rischio di incentivare di fatto un fenomeno di concentrazione della proprietà del patrimonio immobiliare italiano in mano a grossi investitori”.