11 ottobre 2022 11:00
Lombardia

Invito da parte della Socia AIDDA Lombardia Nives Antonini: "Mostra "Segno" Looking for Art - Antonini Milano" martedì 11 ottobre 2022 c/o Palazzo Borromeo (MI)

Mostra "Segno" dal 5 al 13 ottobre 2022 - Orari 11:00-13:00 e 14:00-19:00

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Invito da parte della Socia AIDDA Lombardia Nives Antonini

Mostra "Segno" Looking for Art - Antonini Milano

11 ottobre 2022 Orari 11:00-13:00 e 14:00-19:00

c/o Antonini Showroom, Piazza Borromeo 12, Milano - Palazzo Borromeo (MI)

Mostra "Segno" dal 5 al 13 ottobre 2022 - Orari 11:00-13:00 e 14:00-19:00

Nives Antonini, Socia AIDDA Lombardia, invita alla mostra “Segno” ospitata presso il suo Showroom Antonini e progettata da “Looking for art”, una start up di giovani creativi che promuove giovani artisti italiani.

Info al link: https://lookingforart.it/artista/segno-looking-for-art-antonini-milano-palazzo-borromeo/

Showroom Antonini: https://antonini.it/boutique/ 

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Looking for Art - Antonini Milano - Palazzo Borromeo

“Segno”

Andrea Gallotti, Flavio di Renzo e TETI

05.10.2022 - 13.10.2022

Antonini Showroom, Piazza Borromeo 12, Milano

Con la collaborazione di Antonini Milano nasce Segno, una mostra collettiva che riunisce i lavori di Andrea GallottiFlavio Di Renzo e TETI.

L’allestimento, curato per l’occasione da Looking for Art, con i testi critici di Francesca Bardazzi, propone opere fresche, innovative e molto diverse tra loro.

Gli scatti di Flavio Di Renzo e i lavori pittorici di Andrea Gallotti e TETI sono stati realizzati appositamente per la suggestiva location di Palazzo Borromeo, che ha ispirato e guidato la ricerca dei tre artisti nella costruzione di un particolare percorso espositivo.

Francesca Bardazzi, curatrice critica d’arte, specialista in arte dell’Otto e Novecento (tra le mostre curate si citano, a Palazzo Strozzi, Cézanne a Firenze  e Americani a Firenze) e impegnata nella ricerca di giovani artisti emergenti, presenta così Segno:

«Tre artisti emergenti, ognuno impegnato in una personale ricerca, nel
confronto con il contesto trecentesco, reagiscono con una commistione di linguaggi ed esiti originali. Il dialogo con l’ambiente si rivela stimolante e ispiratore»